I BitCoin sono sempre più diffusi, soprattutto negli Stati Uniti d’America. Proprio per questo motivo al congresso degli Stati Uniti del 2022 la senatrice repubblicana presenterà un disegno di legge ad hoc. L’obiettivo è quello di proteggere i consumatori e riuscire a regolamentare le stablecoin. Non solo, si spera con questo nuovo disegno di legge di riuscire a dare vita ad un’organizzazione che permetta di supervisionare il mercato di tutti gli asset digitali. Le autorità di regolamentazione avrebbero finalmente una linea chiara da seguire e vi sarebbero delle norme che consentirebbero una gestione di tutto il sistema. Finalmente, dettaglio questo assolutamente da non sottovalutare, sarà possibile anche evitare che il mercato delle BitCoin venga utilizzato per il riciclaggio di denaro sporco.
Un Senato diviso sulla questione criptovalute
Per il momento è piuttosto difficile fare delle previsioni sul nuovo disegno di legge. Quali saranno le regole fatte scendere in campo? Il disegno di legge sarà approvato? Diventerà effettivo immediatamente nel caso? Sono domande a cui non si può dare una risposta, questo perché il Senato è piuttosto diviso sulla questione.
Prendiamo ad esempio Lummis, un membro del Comitato bancario del Senato, Lummis. Lummis non è un semplice sostenitore di Bitcoin. È un grande investitore in questo settore. Stando alle documentazioni rese pubbliche, sembra che nel corso dell’ultimo periodo abbia infatti acquistato BitCoin per un valore che va da un minimo di 50.000 ad un massimo 100.000 dollari. Lummis parla dei BitCoin come di oro digitale. Crede fortemente e lo ha affermato infatti in più di un’occasione che si tratti di un asset che è destinato a svilupparsi sempre più. Attenzione, BitCoin soltanto. Secondo Lummis gli altri asset digitali non avrebbero la stessa impronta, lo stesso valore.
Lummis non è di certo l’unico in Senato a sostenere i BitCoin, sono molti altri i politici e i lavoratori governativi americani coinvolti! Come abbiamo inizialmente affermato, il Senato è diviso sull’argomento. C’è anche chi crede che i BitCoin non dovrebbero essere scelti come investimento. La senatrice Elizabeth Warren, giusto per fare un esempio su tutti, afferma che è un investimento negativo dato che produce un importante danno ambientale.
I BitCoin e il danno ambientale prodotto
Le parole della senatrice Elizabeth Warren non sono fantascienza come molte persone vogliono credere. È davvero così che stanno le cose. Per effettuare l’estrazione dei BitCoin c’è bisogno di un consumo energetico elevatissimo, consumo che comporta ovviamente l’immissione di ingenti quantità di anidride carbonica nell’atmosfera. L’estrazione dei BitCoin inoltre viene effettuata avvalendosi come energia di combustibili fossili di realtà in Cina, realtà che di sostenibile dal punto di vista ambientale non hanno assolutamente niente. I BitCoin inquinano quindi, non sono amici dell’ambiente in cui viviamo, e nel lungo periodo possono acuire i danni che già il nostro pianeta ha subito nel corso del tempo.
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